Il Signore degli anelli

 

 


 

RECENSIONE: IL SIGNORE DEGLI ANELLI

 

Basandosi sul romanzo di Tolkien, Peter Jackson, il regista, ha saputo rendere la Terra di Mezzo, l’ambientazione di uno dei più importanti film di tutti i tempi. 

 

Oltre alla bravura degli attori nell’impersonare i protagonisti, considerando che la serie di film è stata girata nel 2000, gli effetti speciali per l’epoca sono grandiosi: draghi, immense armate Uruk-hai e le meravigliose città di Gondor. 

Anche se il fantasy non è il vostro genere, non si può dire che: Il Signore degli Anelli non sia un film meraviglioso. Parte importante della resa del lungometraggio sono state le incredibili musiche di Howard Shore, che accompagnano i personaggi nell’impresa e ne trasmettono le emozioni, oltre che a caratterizzare ogni momento del film. 

Parliamo ora della trama. J.R.R. Tolkien, è stato più che geniale nello scrivere questo romanzo, destinato a diventare uno dei più amati cult. Non solo ha messo su carta un’intrigante storia, anche se a volte un po’ "lenta", ma ha saputo rispecchiare nel suo romanzo la situazione che l’autore aveva vissuto nella Prima Guerra Mondiale

 

Tolkien amante come Lewis della natura

L’uomo corrotto, raffigurato da Saruman, e coloro che per paura cedono al male, come Vermilinguo. Possiamo, invece chiaramente notare, soprattutto nei film, che le fucine degli orchi alimentate con l’abbattimento dei boschi, rappresentano l’incombente via verso la modernizzazione. Tolkien condanna quest’ultima, essendo molto legato alla natura e i suoi misteri, raffigurata negli Ent di Fangorn o nella foresta che pone fine alla fuga degli Uruk, al Fosso di Helm. 

 

 



La più grande scena di battaglia della storia del cinema

A proposito di questo assedio, beh, sappiate che e uno delle più grandi battaglie della storia del cinema. Consiglio, infatti, di vedere uno speciale sullo scontro del Fosso, per capire davvero la fatica degli attori nel girare quelle scene notturne sotto l’implacabile pioggia. Se devo trovare delle pecche nei film di Jackson, credo che l’arrivo improvviso dell’armata fantasma a Minas Tirith, nel Ritorno del Re, abbia semplificato troppo la situazione di battaglia, quando nel libro lo scontro si vinceva con fatica dopo la terribile resistenza del Pelennor. 

In conclusione consiglio di vedere almeno una volta nella vita questo imperdibile capolavoro dell’arte cinematografica anche se non è una delle uscite più recenti. Che aspettate? Che siate impavidi cavalieri del Mark o sedentari sgranocchiatori di pop-corn prendete posto sul divano di casa e accendete la TV! Buona visone. 

 

Pietro Mainardi

 

 Postilla

 

Dopo aver visto i tre film, propongo di sfogliare Il Signore dei Ratti, il fumetto di Leo Ortolani. Oltre a leggere le divertentissime vignette, vi mostrerà l’interpretazione parodica del fumettista alla storia di Tolkien. Che le offerte del Minas Market non fermino la vostra impresa! 

 


 

 

 

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